Autore: signorwhite

SUPERSONIC

supersonic

E voi, cosa avete provato quando il film è giunto al termine? Forse un misto tra malinconia, stupore e felicità?

“I’m feeling supersonic”

Ecco come racchiudere tutte le sensazioni provate. Ma che dire della speranza? Ascoltare Noel e Liam parlare e raccontare di sé stessi durante il docu-film è stato emozionante. Ripercorrere la loro storia attraverso video e immagini inedite ha fatto da ponte tra un’era ormai conclusa ed un’altra che prepotentemente si è seduta sulla poltrona della musica internazionale. Molti pensano sia un’esagerazione, ma il 2009 è stato davvero un anno zero per la musica moderna. Storie di frutti e chitarre volanti sono stati solo l’ultimo tassello dello scioglimento degli Oasis. Per chi ha vissuto in prima persona i mitici anni novanta possono ben capire la differenza tra la musica che c’era allora e quella che c’è adesso. Questo non è un semplice discorso alla “Ma che ne sanno i 2000?”. No, è il mercato stesso che ha avuto delle evoluzioni enormi.

Perché non ci sono più band di un certo calibro degli anni ’90? Non certo perché non esistono! I talenti, quelli veri, ci sono eccome. Ma non è quello che il mercato discografico vuole, semplicemente perché non è più quello che la maggioranza delle persone vogliono. Sia chiaro, non è una partaccia alla musica dei nostri giorni ma è semplicemente il ragionamento che ti porta a fare il film “Supersonic”: ti trascina in un vortice di malinconia e ti rende consapevole che in effetti tutto ciò non tornerà mai più. Ma non è così grave, la musica degli Oasis resta per sempre. Intanto si consiglia vivamente di guardare e gustare questo fantastico film.

“Don’t look back in anger”

Non guardiamo indietro con rabbia, guardiamo avanti avendo la speranza che la musica sarà sempre più apprezzata dalle persone giuste. Le canzoni rispecchiano l’era in cui viviamo e noi viviamo in un’era molto particolare. Non particolare tipo:

“Allora, ti piace questo vestito?”

“Si..particolare!”

No. Diciamo che essendo l’inizio di una nuova direzione musicale abbiamo bisogno di tempo per capire come ascoltarla, come crearla, come amarla e come odiarla. Diamogli tempo, è ancora adolescente. Magari tra qualche anno ci stupiremo di cosa è riuscita a combinare. (Già, è donna).

In conclusione, l’articolo non parla del film, non è una recensione e non ci sono spoiler. E’ semplicemente il contenuto di un ragionamento che viene sollevato appena essere usciti dalla sala del cinema.

“Live forever”

Ultima parte di queste poche righe. Cos’è che vivrà per sempre? I nostri ricordi. Per chi ha potuto vivere la follia di quel periodo può tenerlo gelosamente nella cassaforte dei ricordi. D’altronde si sa che la musica, quella buona, non morirà mai.

spECChiO chi siamo

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Chissà se qualcuno leggerà questi miei pensieri dato che, da tanto, troppo tempo sono stato assente in questo mio diario pieno zeppo di immaginazioni e convinzioni. Voi come ve la passate?

Parliamo dell’autenticità, della fedeltà di un immagine riflessa nello specchio. Quanto è reale? Quanto posso fidarmi di un materiale inanimato? Io mi fido di chi mi ama e di chi mi odia, perché è quello il mio ritratto, non un immagine. Siamo brutti o belli? Sta a noi deciderlo, i nostri occhi sono i maestri nei nostri pensieri e delle nostre consapevolezze. Come autostrade a 4 corsie le immagini vengono direzionate nel casello della mente per andare a finire nel burrone del cuore. Li succede l’inaspettato, magari precipiti giù senza mai avere una fine o, forse, una parola o un gesto ti salverà così da avere una certezza concreta di se stessi. E quella convinzione non se ne andrà mai: ecco chi siamo.

SogniAMO

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Quale sentenza diamo ai sogni? Li colpevolizziamo o li giustifichiamo? Nella notte più buia la nostra mente va a prendere un tè insieme al nostro cuore, se solo sapessimo cosa si raccontano a vicenda! Il loro tema preferito siamo NOI, il nostro IO. I loro racconti prendono forma e si trasformano in voci, silenzi, colori e paure. Siamo nel bel mezzo dell’universo circondati di stelle, osserviamo solitari la maestosità dell’infinito. Ma a volte i racconti sono grezzi e sporchi, come due amici in un pub che fanno conversazione da sbronzi. 

Davvero tutto ciò che si ha nel cuore e nella mente danno sfogo ai nostri sogni? In questo caso siamo messi male. Ma l’inconscio fa la sua parte. E’ lì…che osserva da dietro la porta i suoi due genitori (mente e cuore) mentre parlano, immaginate quanto sia dispettoso questo fastidioso bamboccio! 

Sapete.. a volte sogno di essere Doctor Who! “Dottor chi?” 

Ira Irrazionale? Chiedi alla furia!

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Qual’è il sottile filo turchese che divide impercettibilmente la razione dal sentimento? Può il sentimento essere razionale? 

Diciamola tutta: Nessuno di noi può eccellere nella materia razional-vitae. Può essere l’amore razionale? che quindi? Ripercorriamo nella nostra mente tutte le volte che matematicamente, con costanti e variabili, abbiamo appurato un fatto semplicemente per quello che realmente è. Può essere difficile, la mente (burbero coinquilino irascibile del cuore) Infatti lascia poco spazio a questi ricordi. Non li ha cancellati, no, semplicemente non ci sono. Facciamo cosi per capire meglio : La mente è Dr.House e il cuore è James Wilson. Chi vince sempre? La vostra prima risposta è assolutamente sbagliata. Per quanto House voglia usare tutta la sua logica stringente eccolo, il cuore Wilson che piange e si dimena facendo cambiare idea allo storpio sapientone. 

Allora riflettete a come l’ira può prendere il sopravvento sulla vostra ragione, a come il calore egoistico che sentite dentro di voi vi usa come fa un parassita. Voi siete l’ospite. Il vostro sangue scorre nelle vene con furia, ma il vostro cervello ha un’ astinenza da ossigeno. Avanti su, cercate di ragionare. Amate e Odiate allo stesso tempo, forza! 

..Provate oh elefanti a fare i funamboli su di un sottile filo turchese sospeso nel cielo più blu sorretto da due stuzzicadenti…

Tutto cambia (se cambio io)

wallpaper-2790678Avete mai pensato che a volte ci si arroga il diritto di essere la causa di molti avvenimenti? no?…Io non parlo di guerre, di penurie, del concepimento di justin Bieber, no. Parlo di MOMENTI. La vita è meglio godersela a momenti, come diceva anche Obi One. L’attimo è troppo…è troppo attimo! i periodi?…nah, troppo lunghi. I momenti sono perfetti, hanno una durata relativamente breve ma al tempo stesso si possono creare castelli interi. Un castello grande, pieno di stanze, bagni, sale da pranzo e con un giardino sconfinato. Ed è lì che risiedono i sogni e le speranze, roccaforti di se stesse in balia della nemica realtà. Ma pensate che ogni stanza da noi creata è diversa da quelle di ogni altra testa che ragiona. Pensiamo di non aver influito in nessuna circostanza o occasione? Nella stanza c’è il segreto, ma sapete? Non lo scopriremo mai. O meglio, non ne avremo mai la consapevolezza, solo un abbaglio accecante in una notte buia e senza luna, è solo fastidiosa se pur veritiera.

Nella notte sognante e ballerina avremo la nostra rivelazione, ma troppo assurda e senza fondamenta per lasciare che questa rara perla entri nel nostro meccanismo di memoria, assai complesso e trincerato. Quanti ricordi vorrei gettare al fuoco o almeno rimpiazzarli, Chissà magari in una notte densamente tenebrosa, aldilà del muro della mia stanza ci sarà la soluzione ma sarò, ahimè, troppo pigro per alzarmi.

“Il momento più importante è il presente, perché se non ci si occupa del proprio presente si manca il proprio futuro.”

Bernard Werber, Le Jour des Fourmis, 1992

Désolé, il arrive parfois.

OASIS

PSV1372951018PS51d591eab2411“coming in a mess going out in style”

E’ una delle frasi preferite del frontman degli Oasis, Liam Gallagher, tratta dalla canzone “d’you know what i mean?”. Sì, perchè pare che a Liam piaccia entrare in un gran casino per poi uscirne con stile. Stanno accadendo così tante cose nella sua vita, (divorzio, nuovo amore, bambino inaspettato) e non credo che al momento se la passi bene. Ne uscirà con stile, come sa sempre fare, una prova ne è il taglio nuovo di capelli, quasi totalmente rasato. Che sia per la calvizia o perchè ne aveva voglia..beh sta davvero bene! Dimostra dieci anni di meno. Ma non voglio parlare delle vicende attuali degli ex Oasis…anche perchè non c’è molto da dire sul fratello di Liam, Noel Gallagher.

Live forever, Wonderwall, Don’t look back in anger…a chi non mancano queste canzoni? Si è vero, ogni volta che lo si vuole si possono ascoltare, ma non è la stessa cosa. Gli Oasis si sono divisi ormai da troppo tempo e pare proprio che Noel non ne voglia sapere niente di una eventuale reunion. Il panorama musicale che c’è di fronte ai nostri occhi non è un granchè..anzi..è pessimo. Ci sono alcune buone anime che fanno andare avanti la speranza di sentire buona musica (Arctic Monkeys, Miles Kane) Però sono delle rarità. Ovviamente parlo del mondo brit-pop, sia chiaro. Ma credo che anche negli altri stili musicali non ci sia nulla di buono…ma mi sto dilungando. Gli Oasis sono anima, cuore e forza e vi voglio lasciare con questa canzone, uno degli ultimi live…Enjoy good music.

Trigun

TrigunSotto un cielo così azzurro…

Questo è il titolo dell’ultima puntata dell’anime TRIGUN preso dall’omonimo manga. Non sono qui a fare una recensione, ma a dirvi le mie impressioni personali. Vash de stampede è un personaggio caratterialmente fantastico. Ha un senso di pace e amore molto profondo, ma al tempo stesso impossibile da raggiungere. In natura qualcuno deve pur morire per far sopravvivere un’altra specie, mentre lui afferma che c’è sempre un modo per risolvere diversamente la questione. Knives è il suo fratello gemello, la sua nemesi, spietato e malvagio. Mi chiedo: e se gli eventi che hanno portato Knives a diventare così fossero accaduti a Vash? Sarebbe stato così forte e risoluto da rimanere fedele alla sua amata Rem? Per chi non lo avesse visto lo consiglio vivamente, è raro trovare un anime così bello e affascinante. Soprattutto, lascia delle lezioni di vita davvero significative.

Vi lascio con queste parole:

Vash: ” Devo sembrarti proprio uno stupido, non è vero? Sì è così. Lo so, lo so, mi copro di ridicolo. Ma l’ ho promesso. Se spegnessi anche solo una vita lei ne soffrirebbe e io non voglio.”